L’ANNO CHE VERRÁ è un’iniziativa gratuita dedicata ai soci del Comitato Italiano Nazionale AIHV. Si tratta della creazione di un calendario per il 2024, e per realizzarlo ci serve il vostro aiuto.
Come si partecipa?
Scattate una foto ad alta risoluzione ad un oggetto in vetro a cui siete particolarmente affezionati, oppure un manufatto del vostro museo a cui volete dare maggiore diffusione oppure, ancora, una vostra creazione da mostrare al pubblico.
Ricordate: è importante che voi possediate tutti i diritti delle immagini che ci inviate. Alla foto allegate una breve descrizione del manufatto ed inviatelo all’indirizzo email segreteria@storiadelvetro.it. Il materiale ricevuto verrà elaborato per creare un calendario in formato digitale da distribuire per l’anno nuovo ai soci del Comitato.
N.B.: Il presente calendario intende rispettare quanto stabilito dal D.M. 161 11/04/2023 “Linee guida per la determinazione degli importi minimi dei canoni e dei corrispettivi per la concessione d’uso dei beni in consegna agli istituti e luoghi della cultura statali” e quanto concerne le “riproduzioni a scopo non lucrativo o per finalità non commerciali: le riproduzioni richieste o eseguite da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione, di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale (articolo 108, commi 3 e 3-bis, del Codice)”.
In osservanza di tali indicazioni, le riproduzioni di tali manufatti sono da intendersi “in ogni caso libere e gratuite”, rientrando nella fattispecie sotto indicata:
“A.1 RIPRODUZIONI SENZA SCOPO DI LUCRO
Riproduzioni in ogni caso libere e gratuite
Alcune determinate attività sono in ogni caso libere e gratuite se svolte senza scopo di lucro, per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale (articolo 108, comma 3-bis, del Codice).
Tali attività sono le seguenti:
• la riproduzione di beni culturali, diversi dai beni archivistici, sottoposti a restrizioni di consultabilità ai sensi del Capo III, Titolo II, del Codice, attuata nel rispetto delle disposizioni che tutelano il diritto di autore e con modalità che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né l’esposizione dello stesso a sorgenti luminose, né l’uso di stativi o treppiedi all’interno degli istituti della cultura;
• la divulgazione con qualsiasi mezzo delle immagini di beni culturali, legittimamente acquisite, in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro.”