Dagli scavi alla tela. Henk Helmantel (patrocinio)
Cremona, Museo Archeologico San Lorenzo, 9 ottobre-8 dicembre 2010. Iniziativa realizzata con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
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Artisti e designer del vetro 1960-2010. La collezione Bellini-Pezzoli (patrocinio)
Milano, Museo Bagatti Valsecchi (18 novembre 2010 - 27 febbraio 2011)
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Di seguito la scheda del catalogo
Artisti e designer del vetro 1960-2010. La collezione Bellini-Pezzoli, a cura di Rosa Barovier Mentasti, Sandro Pezzoli, Cristina Tonini, Marsilio Editori, Venezia, 2010.
Un volume di cm 24 x 28.7, 200 p., tav. a colori (italiano/inglese).Massimo Buscemi, Presentazione.
Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Presentazione.
Artisti e designer del vetro 1960-2010. La collezione Bellini-Pezzoli.
Rosa Barovier Mentasti, Il vetro veneziano nella collezione Bellini-Pezzoli: vetro d’artista, vetro del designer, vetro del maestro vetraio.
Cristina Tonini, Lo Studio Glass nella collezione Bellini-Pezzoli: esordi e contemporaneità.
Lucia Pini, Una conversazione con Sandro Pezzoli.
Catalogo delle opere
Biografie degli artisti e schede delle opere.
Bibliografia essenziale.
Il volume è in vendita inviando l’ordine a info@storiadelvetro.it, al prezzo di € 35,00 più spese di spedizione. Il prezzo riservato ai soci è di € 30,00 più spese di spedizione.
Miniature di vetro. La bomboniera d’artista (patrocinio)
a cura di Rosa Barovier Mentasti, Sandro Pezzoli e Cristina Tonini, Venezia, Palazzo Loredan (24 marzo- 10 giugno 2012). Esposte per la prima volta al pubblico 400 bomboniere in vetro provenienti da collezioni private
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I fiori di Murano. Opere in vetro dalla Collezione Bersellini 1920-2010 (patrocinio)
a cura di Rosa Barovier Mentasti, Sandro Pezzoli e Cristina Tonini, Milano, Museo Bagatti Valsecchi (10 maggio - 8 luglio 2012)
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Vetro murrino. Da Altino a Murano (patrocinio)
Altino, Museo Archeologico Nazionale - Murano, Museo del Vetro (17 giugno 2012 - 6 gennaio 2013)
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Disegni di vetro. Da Corinaldo a Murano
Murano, Museo del vetro (14 giugno - 3 agosto 2014)
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ATTRAvetro. L'arte attraversa il vetro
a cura di Sandro Pezzoli e Rosa Chiesa, Pavia, Castello Visconteo, Museo Archeologico, 15 maggio 2015, ore 18.00
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Altare Glass Fest, dal 19 luglio al 9 agosto 2015, Altare (SV), Museo dell'arte vetraria altarese (patrocinio)
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Gli animali di Murano. Opere in vetro dalla Collezione Bersellini 1920-2015
Milano, Museo di Storia Naturale, 17 giugno-25 settembre 2016 a cura di Silvia Ciappi e Giorgio Teruzzi da un'idea di Maria Grazia Diani.
Catalogo a cura di Silvia Ciappi, Sandro Pezzoli, Rosa Chiesa (volume di 128 pagine con 284 illustrazioni a colori. Testo in italiano e in inglese), Venezia, Marsilio, 2016.Prezzo di vendita: EUR 28,00; per i soci EUR 20,00 (IVA inclusa). Scarica qui la Locandina e il Comunicato Stampa
DISTENSIO ANIMI. Pratiche di memoria espansa, mostra personale di Lorenzo Passi (patrocinio)
a cura di Mariacarla Auteri. Venezia, 11 dicembre 2015 - 10 gennaio 2016, spazio Magazzino del Caffè dell'ICI-International Cultural Institute, Campo San Simeon Grando – Rio Marin, Santa Croce 932
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Villa Mirabello: dalle Perle delle palafitte ai vetri post classici di Guido Cagnola (patrocinio)
Nell’ambito delle Celebrazioni del Bicentenario di Varese Città, al Museo Civico Archeologico di Villa Mirabello, 19 giugno-dicembre 2016
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Interactions, mostra personale di Lorenzo Passi (patrocinio)
presso le gallerie della Song Ya Feng Culture Media ltd a Pechino (Cina), 18-26 Settembre 2016 (patrocinio). Curata da Sabrina Ardizzoni e Yang Weimin.
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Altare Vetro Design - Altare Vetro d’Arte 2016 – 6° edizione 1 ottobre – 20 novembre 2016 – dedicati a Nicoletta Negro e Miriam Di Fiore (patrocinio)
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Altare Vetro d’Arte 2017 – 7° edizione 27 maggio – 3 settembre 2017 – Mostra di Silvia Levenson “Doppie assenze – Dobles ausencias” (patrocinio)
Il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, in collaborazione con il Comitato per i Gemellaggi del Comune di Altare, nella settima edizione di Altare Vetro Arte, curata da Mariateresa Chirico, ospita l’opera di Silvia Levenson, artista nata a Buenos Aires che vive tra il Lago Maggiore e l’Argentina, nota a livello internazionale per le sue opere e per le sue installazioni realizzate principalmente con il vetro. Vai al sito del Museo
Altare Vetro Design 2017 – 7° edizione 30 settembre – 12 novembre 2017 – Protagonista Alessandra Baldereschi” (patrocinio)
Protagonista della settima edizione di Altare Vetro Design è Alessandra Baldereschi, designer milanese, nota a livello internazionale, che propone una sua particolare poetica visione. Predilige il gesto lieve, secondo una modalità di approccio che ha appreso in Giappone, dove ha compiuto un importante soggiorno di studio nel distretto di Gifu. Sostenuta da una progettualità rigorosa, attenta alla funzione degli oggetti e alle caratteristiche dei materiali, si ispira al mondo delle fiabe, fortemente evocativo dalle forme morbide, i colori allegri, le linee avvolgenti. Inesauribile affabulatrice con le immagini, Alessandra Baldereschi si ispira anche al mondo della natura, boschi e giardini innanzitutto, e anche per AVD ha pensato una collezione di oggetti “botanica-fantastica” – bicchieri e coppe – , che traggono spunto dai modelli in uso presso i laboratori di biologia, che permettono di conoscere in modo sintetico i vari elementi che compongono piante e fiori dell’autunno. Collezioni soffiate dal maestro Jean-Marie Bertaina che da Biot, sulle alpi francesi da anni ormai opera ad Altare nella fornace dimostrativa del museo. Inoltre ha proposto dei preziosi bottoni gioiello a forma di foglia stilizzata, che possono essere utilizzati anche come spilla o ciondolo, declinati nelle gradazioni dei verdi della primavera e dell’estate e negli aranci dell’autunno, realizzati con la vetrofusione dall’altarese Vincenzo Richebuono. Vai al sito del Museo
Altare Glass Fest - Museo dell'Arte Vetraria Altarese, Altare (SV), dal 13 luglio al 6 agosto 2017 (patrocinio)
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Kosmos, mostra personale di Lorenzo Passi (patrocinio)
presso Li Keran Academy of Painting a Pechino (Cina), 1-7 luglio 2017 (patrocinio). Curata da Giovanna Maroccolo.
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Perle di vetro della Collezione Panini(patrocinio)
Villa Carlotta, Tremezzo (Como), 5.8 - 27.9.2017 (patrocinio).
Le perle di vetro sono da sempre un elemento fondamentale della gioielleria e degli ornamenti del corpo per molte popolazioni nel mondo. La storia della loro lavorazione ed utilizzazione costituisce un’antichissima tradizione artistica e commerciale che affonda le sue origini nella notte dei tempi. Dai primi esempi di collane di produzione africana di epoca neolitica in quarzo, conchiglia fossile, cornalina e amazzonite alle collane di vetro “a occhio” e “a mosaico”, di produzione mediorientale e del Mediterraneo orientale. Un’attenzione particolare viene dedicata alle perle di produzione veneziana, conosciute e apprezzate in tutto il mondo, prodotte ed esportate già nel XIV secolo lungo le rotte per il Mar Nero, le Fiandre, l’Inghilterra, la Tunisia, l’Algeria e il Marocco e dal XVI secolo verso le coste dell’Africa Occidentale ed il Nuovo Mondo. Scarica qui la Cartolina
Pretiosa vitrea. L'arte vetraria antica nei Musei e nelle Collezioni private della Toscana (patrocinio)
Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 17 ottobre 2017-29 gennaio 2018.
La mostra, che nel titolo si ispira ad un passo del Satyricon di Petronio, vuole offrire all’attenzione del pubblico una panoramica sul patrimonio vitreo antico conservato nei principali musei archeologici e in alcune importanti collezioni private della Toscana. Tantissimi i materiali esposti: ben 314 vasi e frammenti in vetro, di cui 12 faraonici, 11 etruschi 73 greci e 218 romani di varia epoca e provenienza. Lungo un percorso che si sviluppa in 13 vetrine, avremo la possibilità di conoscere e apprezzare un patrimonio dell’arte antica ad oggi pressoché ignoto, nonostante l’assoluta eccellenza delle opere in mostra e il fascino delle loro infinite forme, dei colori variegati, del luccichio dei loro riflessi dorati. Scarica qui il Comunicato Stampa
Altare Glass Fest 2018 - Museo dell'Arte Vetraria Altarese, Altare (SV)
Da aprile a novembre, 1 weekend al mese, sarà possibile osservare maestri vetrai provenienti da tutto il mondo al lavoro nella fornace di Villa Rosa, Museo dell’Arte Vetraria Altarese (patrocinio)
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Inediti vetri del Rinascimento, Firenze, Museo Casa Rodolfo Siviero, Lungarno Serristori 3, dal 2 dicembre 2018 al 3 marzo 2019. Mostra a cura di Silvia Ciappi e Attilio Tori
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Altare Vetro Design 2019 – 9° edizione 28 settembre – 3 novembre 2019
Mostra a cura di Mariateresa Chirico. Protagonista della nona edizione di Altare Vetro Design è Elena Salmistraro, designer milanese, che dal 2009 con l’architetto Angelo Stoli ha aperto il proprio studio nel cuore della vecchia Milano, in prossimità della Chiesa di Sant’Eustorgio, dove opera affiancando la ricerca sul prodotto a quella in ambito architettonico, legata soprattutto all’interior design. Le creazioni di Elena si caratterizzano per una personalissima forza espressiva e rilevante è la dimensione artistica che anima in modo decisamente originali i suoi prodotti. L’aspetto artigianale da un lato e la produzione in serie dall’altro segnano i termini entro cui opera la designer, che ha dichiarato infatti che il suo obiettivo è quello di “rendere unico un oggetto nonostante venga prodotto in alte tirature”. Per AVD Elena Salmistraro ha progettato una serie di oggetti che sono realizzati presso la fornace di Villa Rosa, ove ha sede il Museo, dal maestro francese Jean-Marie Bertaina che ormai da alcuni anni dà forma con grande maestria alle creazioni dei designer invitati: un rapporto sinergico in cui rigore progettuale e sapienza manuale si integrano e si intrecciano.
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Riflessi di Natura. Amedeo Giacomini e Toni Zuccheri
La mostra – aperta martedì, mercoledì e domenica dalle ore 9.30 alle 12.30 e, solo fino al 31 ottobre, anche sabato e domenica dalle ore 15.00 alle18.00 – consta dei testi poetici di Amedeo Giacomini, poeta, letterato e docente universitario (Varmo, 1939 – San Daniele del Friuli, 2006) e delle sculture in vetro combinato con metallo, legno e altri materiali di Toni Zuccheri, architetto, artista e designer del vetro (San Vito al Tagliamento, 1936 – 2008): amici tra loro, hanno interpretato in modo personale e con linguaggio poetico, l’ambiente naturale friulano dove hanno vissuto e operato. I testi e le opere sono stati scelti dai figli Taddeo Zuccheri e Alexej Giacomini e sono accompagnati da una breve introduzione di Luigi Bressan che sottolinea come l’amicizia riceva “una forza speciale nell’arte: un comune sentire, una identica tensione intellettuale, una scambievole affinità di momenti, di esperienze, nell’operare anche in campi diversi, contrassegnano sodalizi e collaborazioni d’arte rara”. E’ una iniziativa del Progetto ‘VERI Vetro: Educazione, Ricerca, Innovazione – Rifless(ion)i’, che ha per obiettivo la promozione della cultura del vetro presso il vasto pubblico, attraverso l’organizzazione di alcuni appuntamenti culturali da tenersi tra ottobre 2019 e marzo 2020 in diverse località friulane. La manifestazione ha ottenuto infatti il finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
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ALTARE VETRO ARTE - ALTARE VIDRIO ARTE 2019. Artisti argentini contemporanei (Patrocinio)
Il Museo dell’Arte Vetraria Altarese ospita le opere di 14 artisti argentini contemporanei, in mostra nelle splendide sale di Villa Rosa dal 16 novembre 2019 al 2 febbraio 2020. L’esposizione, volta a promuovere sia l’arte contemporanea sia l’industria del cristallo artigianale argentini, avrà luogo in occasione del 10º anniversario del gemellaggio tra San Carlos Centro e Altare e in concomitanza con il 70º anniversario della fondazione della Cristalería San Carlos. Il progetto Argentina Vidrio Arte nasce, infatti, dalla volontà di rinnovare la memoria del gruppo TOVA (Tecnici e Operai Vetrai Altaresi), un gruppo di maestri vetrai di Altare che nel secondo dopoguerra portarono in Argentina la tradizione millenaria del vetro soffiato lavorato a mano, realizzando quattro vetrerie nella Provincia di Santa Fe. Tra queste, nel 1949 fu fondata a San Carlos Centro la Cristalería San Carlos, tuttora attiva, che rappresenta oggi la più significativa realtà argentina di lavorazione artigianale del cristallo e che mantiene viva questa tradizione artistica, tramandata da vetrai argentini di generazione in generazione.
E' stata prorogata al 13 giugno la mostra VITRUM DALLA SABBIA ALLA LUCE. Scienza, storia e arte del vetro dalla scoperta ai giorni nostri
La mostra, organizzata dal Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea (TO), mira ad approfondire la conoscenza di un materiale affascinante, poco rappresentato nelle collezioni museali, attraverso l’accostamento di reperti archeologici con opere d’arte provenienti da vari contesti, prossimi o lontanissimi nello spazio e nel tempo.
La prima parte della mostra si pone in continuità con la sezione archeologica permanente del Museo, mirando ad arricchirne il panorama sulla vita quotidiana, le produzioni e i commerci dalla preistoria al medioevo grazie all’eccezionale occasione di presentare per la prima volta al pubblico i reperti in vetro rinvenuti nel 2019 nella necropoli di Volpiano, integrati da una scelta di alcuni tra gli oggetti vitrei più significativi delle collezioni museali piemontesi, che consentono di ampliare l’arco cronologico dell’esposizione fino alle soglie del Rinascimento. Nella seconda sezione, è rappresentata la produzione delle vetrerie muranesi del Novecento, attraverso le opere di tre grandi geni artistici: Vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi e Carlo Scarpa, al quale è oggi possibile attribuire un vaso della collezione Guelpa – Croff.Chiude la mostra uno sguardo sulla contemporaneità italiana e straniera che, mediante le opere di due artisti giapponesi, istituisce un legame con quattro vetri dipinti, della collezione orientale del Museo, recentemente restaurati. Con la collaborazione Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino. Con il patrocinio AIHV – Associazione Internazionale pour l’Histoire du Verre, Comitato Nazionale Italiano-Regione Piemonte. Progetto e coordinamento scientifico Angela Deodato, Paola Mantovani, Stefania Ratto, Sofia Uggè con la collaborazione Ferruccio Franzoia e Simone Lerma. Direzione e organizzazione Angela Deodato, Paola Mantovani. Testi Angela Deodato, Simone Lerma, Paola Mantovani, Alessia Porpiglia, Stefania Ratto, Lucia Rossetti, Sofia Uggè.
Per maggiori informazioni visitate il sito e la pagina youtube del Museo Civico Pier Alessandro Garda di Ivrea
ALTARE VETRO DESIGN - IN WATER DESIGN. Sete di conoscenza sete di sopravvivenza (Patrocinio)
Giunta alla decima edizione, Altare Vetro Design ospita nel 2021 Roberto Marcatti, architetto, designer, docente, imprenditore e ambientalista milanese radicato da anni in Puglia. La mostra In water in design: sete di conoscenza sete di sopravvivenza presenta al pubblico una selezione della vasta produzione del designer, dagli oggetti dagli anni Ottanta fino ai progetti più recenti tenendo conto di un processo di analisi del mondo del design dal punto di vista culturale. Membro dal 1985 del Gruppo Zeus, Marcatti fonda con altri amici e colleghi il gruppo ABC Incontri sul progetto partecipando a tutte le iniziative culturali nazionali e internazionali nell’ambito del design; collabora con nomi quali Fiorucci e Armani, apre in zona Tortona a Milano con Walter e Riccardo Marcatti il primo “outlet” per il design d’autore e collabora ad un progetto per la Biennale di Venezia nel gruppo Frank O. Gehry, Claes Oldenburg. Il suo spirito di curiosità e innovazione lo ha portato negli ultimi dieci anni a ricercare una nuova pratica che, prendendo in parte le distanze dal settore del mobile, guarda alla sostenibilità ambientale e agli aspetti sociali per migliorare la vita dell’uomo sul nostro pianeta. Nel 2005, in sinergia con Cintya Concari, Marcatti inaugura il progetto H2O volto alla sensibilizzazione sul risparmio e la conservazione dell’acqua mettendo in gioco le proprie competenze nella realizzazione di progetti che rispondano alle necessità delle persone e alle specificità dell’ambiente.
Per AVD 2021 Roberto Marcatti ha progettato una serie di prototipi di bicchieri e brocche ideali per contenere, servire e degustare l’acqua, sempre in linea con la sua ricerca improntata sulla creazione di un design destinato alla collettività e volto a preservare le risorse dell’ambiente. Gli oggetti in vetro sono stati realizzati presso la fornace di Villa Rosa dal maestro francese Jean-Marie Bertaina, che da alcuni anni dà forma con grande maestria alle creazioni dei designer invitati: un rapporto sinergico in cui rigore progettuale e sapienza manuale si integrano e si intrecciano.
Nelle passate edizioni Altare Vetro Design ha portato nelle sale del Museo di Altare le creazioni di Patrizia Scarzella, Enrico D. Bona con EDBstudio, Gum – Laura Fiaschi e Gabriele Pardi-, Annalisa Cocco, Matteo Zorzenoni, Nicoletta Negro, Alessandra Baldereschi, Cristina Celestino e Elena Salmistraro.
Altare Vetro Arte e Altare Vetro Design, ideate da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua e promosse dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, coinvolgono designer e artisti, invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi e non, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto il modo che Altare esprime per trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare”. Non soltanto, quindi, la tutela e lo studio del passato – di cui mirabile esempio è il Museo con la sua prestigiosa e singolarissima collezione – ma anche un’attività di ricerca legata a chi opera oggi nel mondo del vetro. Il Museo di Altare si propone, quindi, come luogo di incontro e di confronto, in cui dialoga la ricerca più avanzata con la tradizione del passato.
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VETRI. Dal Rinascimento all'Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d'Arte Antica (Patrocinio)
Per celebrare l’importante donazione della preziosa collezione Cappagli Serretti (117 vetri), i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia, in particolare con il Museo del Vetro di Murano, organizzano una mostra curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica e Mauro Stocco.
L’esposizione, presso il Museo Civico Medievale, è l’occasione per ammirare l’intera raccolta da poco acquista (2020), che va ad incrementare il già cospicuo patrimonio museale di vetri. Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti custoditi capolavori dell’arte vetraria, che grazie alla donazione vedono implementate e integrate, nella varietà delle tipologie e delle provenienze, le loro ricche raccolte.
La collezione Cappagli Serretti è di grandissimo pregio e consente di avere una panoramica ampia ed esaustiva sulla vetraria europea dal Seicento agli inizi del Novecento. La mostra permette infatti di allargare lo sguardo ben oltre gli orizzonti italiani per conoscere, ad esempio, il mondo vetrario inglese e spagnolo del Settecento o la colorata produzione boema dell’Ottocento. Le varie manifatture sparse nel continente non costituivano mondi a sé stanti, isolati gli uni dagli altri, ma erano in realtà in stretta relazione condividendo tecniche, forme e motivi decorativi, ma mantenendo sempre degli specifici caratteri che le contraddistinguono. Spicca per unicità e qualità tecnica il gruppo di opere del Seicento veneziano, come l’esuberante calice con gambo a stelo di fiore o la raffinata alzata decorata da una catenella in vetro acquamare. Ben documentato dagli oggetti esposti in mostra è poi il fenomeno, ancora poco studiato, della produzione veneziana ed europea settecentesca a imitazione di quella boema. Accanto ad oggetti pregiati presenti nelle tavole aristocratiche o borghesi, è presente nella collezione anche un notevole gruppo di oggetti “popolari” o d’uso più comune, quali i vetri utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio (storte, imbuti, versatoi). La mostra si pone quindi come un’occasione unica per avvicinarsi al mondo del vetro, scoprirne le tecniche di lavorazione, i segreti e – soprattutto – la sua fragile bellezza.
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Vetro. Gioielli italiani tra ‘800 e ‘900
Attraverso una minuziosa ricerca e un’accurata selezione di oltre 300 pezzi tra gioielli d’autore e documenti d’epoca, l’evento ha presentato l’affascinante evoluzione dello stile, del costume e della società italiana negli ultimi due secoli.
In mostra stato possibile ammirare lunghi e colorati sautoir di inizio secolo, bracciali in stile Decò di murrine millefiori, gioielli in micro mosaico romano realizzati per il Grand Tour, grandi collier multifilo e collarette realizzate con minuscole conterie da abbinare agli abiti da cocktail sartoriali degli anni Sessanta. Erano presenti inoltre numerosi orecchini a bouquet degli anni Cinquanta, dai bijoux dei figli dei fiori ispirati ai nativi americani, dai grandi cristalli degli anni Ottanta, e anche dalle creazioni più sperimentali dei grandi designer e artisti di fine Millennio.
Tutto l’allestimento è inoltre stato progettato e realizzato ad hoc dalla designer iraniana Sogand Nobahar che, utilizzando e rielaborando vetro di recupero, ha voluto sottolineare l’importanza del “prezioso” materiale anche nel riciclo e nella sostenibilità ambientale.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
NATALE SOTTOVETRO. La Fratelli Toso, i vetri storici dal 1930 al 1980
Per maggiori informazioni visitate il sito del museo
Rosanna Toso: Donna. Vetro. Design
Dal 21 aprile al 12 giugno 2022 , la Fratelli Toso e il Mondo del Vetro presentano una mostra personale sull’artista a vent’anni dalla scomparsa: un percorso di 40 opere in vetro, selezionate tra le più rappresentative della vicenda artistica e personale di Rosanna Toso (1941-2021), una donna indipendente, figlia di una famiglia di imprenditori del vetro e di maestri vetrai, talentuosa artista e designer.
Questo percorso espositivo parla di Rosanna sia come donna che come artista del vetro. Una donna all’avanguardia che negli anni ’70 girava da sola per i canali di Murano con il suo barchino. Una donna che non ha mai accettato nessun compromesso lavorativo e che si è fatta spazio con successo in un mondo che era, forse è ancora, così fortemente maschile. Un grande esempio di donna e di artista del vetro, che può essere fonte di ispirazione per tutta una nuova generazione di giovani artiste e designer.
A cura di Caterina Toso
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
ALTARE VETRO ARTE 2022 CUSTODIRE IL COLORE, la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli
Giunta all’undicesima edizione, Altare Vetro Arte rappresenta ormai un appuntamento fisso, grazie al quale il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, con la sua fornace presente nel giardino di Villa Rosa, si pone al centro del dialogo tra artisti contemporanei e maestri vetrai.
Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli, a cura di Michela Murialdo, è una mostra che raccoglie all’interno delle sale del museo una selezione di lavori realizzati con una personale tecnica ideata dall’artista stessa: l’Hot Worked Fused-cast glass. Questa lavorazione unisce insieme diverse tecniche come la pittura, la vetrofusione, la colatura in crogiolo e il casting in stampo. Accanto a queste opere se ne trovano altre realizzate con il sand-casting che consiste nel far colare il vetro da crogiolo in stampi di sabbia nei quali si inseriscono disegni ed elementi naturali che, a contatto con la massa incandescente, vengono bruciati e inglobati al suo interno. La produzione di Nives Marcassoli, basata su queste due lavorazioni, si articola in una serie di sculture vitree all’interno delle quali è possibile osservare differenti stratificazioni di elementi: colore, luce e disegno. Quest’ultimo, richiamando il gesto della pennellata, è ottenuto da una personale tavolozza cromatica realizzata con vetri colorati trattati come fossero acquarelli. I disegni, inseriti all’interno delle colature in vetro, rappresentano figure femminili e dettagli dei loro corpi con una chiara attenzione alle mani, veicolo del gesto, sia questo inteso come movimento o come puro gesto affettivo e di ricerca dell’altro.
La mostra Custodire il colore – la delicatezza del gesto nelle opere di Nives Marcassoli si articola come una narrazione complessa che lascia al tempo e allo sguardo individuale la possibilità di ricercare all’interno della trasparenza del vetro tutte le tracce artistiche custodite delicatamente al suo interno.
In occasione di AVA – Altare Vetro Arte, Nives Marcassoli realizza una nuova opera, in collaborazione con il Maestro vetraio Jean Marie Bertaina, nelle fornaci presenti nel giardino del museo.
Altare Vetro Arte e Altare Vetro Design, ideate da Mariateresa Chirico ed Enzo L’Acqua e promosse dall’ISVAV (Istituto per lo Studio del Vetro e dell’Arte Vetraria) e dal Museo dell’Arte Vetraria Altarese, coinvolgono designer e artisti, invitati a cimentarsi con il vetro, in un rapporto sinergico con i maestri altaresi e non, in un reciproco, intenso e proficuo scambio di competenze e conoscenze. Un’occasione d’incontro, di dialogo, di confronto per esprimere, trasmettere e rendere ancora attuale e vivo il proprio secolare “saper fare” di Altare. Non soltanto, quindi, la tutela e lo studio del passato – di cui mirabile esempio è il Museo con la sua prestigiosa e singolarissima collezione – ma anche un’attività di ricerca legata a chi opera oggi nel mondo del vetro.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
Dalla carta, al vetro, al fuoco
L’Associazione Culturale “diVetro” Esperienze nell’Arte inaugura la mostra “Dalla carta, al vetro, al fuoco”, dedicata ai cartoni preparatori per l’interpretazione su vetro del Cenacolo leonardesco di Rosa e Cecilia Caselli, vetrata realizzata tra il 1937 e il 1942, delle stesse dimensioni del Cenacolo e custodita all’interno dello Spazio Bernardini Fatti, Museo della Vetrata a Sansepolcro.
La grande vetrata riproducente il Cenacolo di Leonardo da Vinci fu la donazione che il cav. Luigi Fatti fece a Sansepolcro, con il desiderio che la città tutta potesse godere di tanta bellezza.
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
La mostra a cura di Mariateresa Chirico e Matteo Fochessati presenta una selezione di pitture sotto vetro realizzate dall’artista nel periodo della sua maturità creativa tra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento. Il percorso espositivo, anticipato dall’Autoritratto (1936) dell’artista, si focalizza su uno dei soggetti prediletti nella pittura di Dady Orsi – Le stanze, vere e proprie wunderkammer, in cui il mondo reale dell’artista – la sua casa, i suoi oggetti – e quello visionario, trasfigurato dalla sua creatività, si traducono in immagini intriganti e coinvolgenti. Si tratta di lastre a volte di dimensioni abbastanza ridotte, altre, invece, di dimensioni più significative, dipinte con colori acrilici con una particolare tecnica che prevede di dipingere al contrario.
Edoardo (Dady) Orsi (1917- 2003), genovese di nascita, ma milanese di adozione con profonde radici a Venezia, dove trascorse gli anni della fanciullezza e della prima giovinezza, influenzato dal pittore Guido Cadorin, amico di famiglia, è stato un’interessante figura di intellettuale e di artista che, spinto da un inesauribile desiderio di ricerca, ha operato in moltissimi ambiti: dalla grafica pubblicitaria al design, dall’incisione all’illustrazione e, naturalmente, alla pittura nel senso più ampio e completo. Gli incontri maturati nell’ambito della sua famiglia d’origine e poi, a partire dall’immediato dopoguerra, nel contesto dell’ambiente culturale milanese – Gabriele D’Annunzio, Pietro Chiesa, Salvatore Quasimodo, Lucio Fontana, Eugenio Montale, Ennio Morlotti- ebbero una determinante influenza sulla sua ricerca pittorica, stimolando un costante dibattito sui temi dell’arte e del bello.
La sua formazione avvenne sul campo quando, trasferitosi a Milano all’indomani della prematura morte del padre nel 1934, iniziò a lavorare alla Fontana Arte sotto la guida di Pietro Chiesa. E proprio in questi anni nasce la passione per il vetro, tanto ammirato in laguna, che spinge Dady Orsi a impiegarlo quale supporto per la propria pittura, recuperando così in maniera innovativa una tecnica antica.
La mostra è promossa da L’Associazione Dady Orsi, un Artista del Novecento (Milano) nell’ambito del “Anno internazionale del vetro”, dichiarato dalle Nazioni Unite, e patrocinata da AIHV – Association Internationale pour l’Histoire du verre – Comitato Nazionale Italiano, AitArt – Associazione Italiana Archivi d’Artista e CVMA, Corpus Vitrearum ediAevi
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
XIII edizione di Natale SottoVetro – Altare e Murano. I vetri degli anni ‘50, presso il Museo dell’Arte Vetraria Altarese. Quest’anno la Sala del Camino di Villa Rosa ospiterà una selezione di oggetti artistici capaci di raccontare al suo pubblico quella che è stata la principale produzione artistica e di design degli anni ’50 nei centri di Altare e Murano. La mostra è organizzata in collaborazione con il Mondo del Vetro
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV
Con il patrocinio del Comitato Nazionale Italiano AIHV